CANI ITALIA       

 

     

 

ALIMENTAZIONE - Forma e salute  attraverso una dieta corretta e bilanciata

 

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La sezione è curata dalla dott.ssa Lucia Casini, Ricercatrice presso la facoltà di Medicina Veterinaria di Pisa dal 2000, settore Alimentazione (45 pubblicazioni - alimentazione del cane e del cavallo).

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Una delle prime e principali preoccupazioni del proprietario di un Retriever, e di un cane in genere, è quella di mantenerlo in forma e in salute attraverso un'alimentazione corretta e bilanciata. Prima di iniziare qualsiasi approfondimento su quale sia una corretta alimentazione dobbiamo avere ben presenti quali siano le esigenze del nostro cane in base al suo stile di vita e soprattutto in base alla sua età e al suo stato fisiologico. E’ ovvio che un cane adulto che vive in appartamento e dorme tutto il giorno (condizione deprecabile per un Retriever!!!) non potrà avere la stessa alimentazione di un cane che svolge regolare attività fisica; così come un cucciolo avrà esigenze diverse rispetto a una cagna in gravidanza o che sta allattando. Ciascuna di queste condizioni necessita di una alimentazione appropriata.

 

ALIMENTAZIONE - Principi nutritivi o nutrienti di una dieta

Una dieta bilanciata può essere definita come una mistura di ingredienti che forniscono tutta l’energia e tutti i principi nutritivi necessari a mantenere il cane in una condizione di benessere ottimale in ogni fase della sua vita. Ogni alimento (carne, pesce, pasta, riso, ecc.) contiene quelli che vengono definiti principi nutritivi o nutrienti, e cioè le proteine, gli zuccheri e i grassi. A questi si aggiungono le vitamine, i minerali e una certa quantità di acqua, in percentuali variabili a seconda del tipo di alimento.

 

Gli zuccheri (o carboidrati) semplici o complessi forniscono principalmente l’energia necessaria a sostenere le principali funzioni vitali e a permettere l’attività muscolare. La pasta, il riso, il pane sono ricchi di carboidrati sotto forma di amido. L’amido è un carboidrato complesso che il cane digerisce in maniera ottimale solo se ben cotto. Anche la cellulosa (fibra) fa parte della famiglia dei carboidrati complessi, essa però non ha nel cane alcuna funzione energetica perché non viene digerita. La sua funzione principale è quella di regolare la motilità dell’intestino.

I grassi forniscono soprattutto energia, circa il doppio rispetto agli zuccheri. Hanno la caratteristica, se forniti in eccesso, di accumularsi nei tessuti e provocare quindi l’ingrassamento dell’animale. Anche gli zuccheri e le proteine, se somministrati in quantità eccessive rispetto alle necessità, possono essere trasformati in grassi di deposito. Alcuni grassi particolari, i cosiddetti acidi grassi essenziali” più noti come Omega-3 e Omega-6, devono essere forniti con l’alimento perché il cane non è in grado di costruirli a partire da altri grassi, essi sono importanti per la crescita e per la riproduzione, ma anche per la pelle e il pelo. Sono ricchi di Omega-3 l’olio di pesce e di soia, mentre gli Omega-6 sono abbondanti negli oli vegetali (mais, soia, borragine).

Le proteine sono invece indispensabili per il ricambio continuo degli organi e dei tessuti che si usurano o si accrescono. Poiché le proteine non possono essere immagazzinate, se fornite in eccesso rispetto alle necessità, vengono eliminate sotto forma di scorie azotate dai reni. E’ importante quindi non eccedere.
Le proteine sono costituite da
aminoacidi, alcuni dei quali sono indispensabili soprattutto durante il periodo dell’accrescimento. Gli alimenti ricchi di proteine sono tutte le carni (manzo, agnello, coniglio, pollo, pesce, ecc.), l’uovo, il latte e, tra i vegetali, la soia. Le proteine di origine animale hanno un più alto valore biologico, cioè una composizione in aminoacidi essenziali ottimale. L’uovo è l’alimento con il più alto valore biologico.

I minerali sono elementi molto importanti e la loro carenza o il loro eccesso può provocare seri problemi all’organismo. Alcuni costituiscono la struttura dei tessuti di sostegno come il calcio, il fosforo e il magnesio che ritroviamo nelle ossa e nei denti, altri mantengono la pressione osmotica, l’equilibrio acido-basico e la permeabilità delle membrane cellulari come il sodio, il cloro, il potassio, il calcio; altri ancora entrano a far parte di molecole importanti come il ferro nell’emoglobina e lo iodio nell’ormone tiroideo. Molti minerali interagiscono tra di loro e, a volte, l’eccesso di uno impedisce l’utilizzazione di un altro anche se presente in quantità sufficiente. E’ il caso del calcio e del fosforo. L’eccesso di fosforo nella dieta impedisce l’utilizzazione del calcio, ma anche l’eccesso di calcio può essere dannoso, impedendo una corretta ossificazione soprattutto durante il periodo dell’accrescimento. E’ importante quindi sapere sia la quantità assoluta dei minerali presenti negli alimenti, ma anche il loro rapporto reciproco.

Le vitamine sono in genere potenziatori e cofattori nei processi biochimici enzimatici che si svolgono nei tessuti dell’organismo e sono indispensabili alla vita. Vengono classificate come vitamine liposolubili (vitamina A, D, E e K) e vitamine idrosolubili (vitamine del gruppo B, acido pantotenico, biotina, vitamina C). Se l’alimentazione è corretta, difficilmente il cane va incontro a carenze vitaminiche. E’ importante invece non abusare di integrazioni vitaminiche, soprattutto per quanto riguarda la vitamina A e D, che, se somministrate in quantità eccessive, sono tossiche con gravi ripercussioni sull’organismo, in particolare durante le fasi dell’accrescimento. Molte vitamine del gruppo B e la vitamina K vengono invece sintetizzate dai batteri intestinali. La loro integrazione diventa necessaria solo in caso di patologie intestinali (diarrea), durante i prolungati trattamenti con  antibiotici e durante i periodi di convalescenza. La vitamina C non è considerata una vera e propria vitamina per il cane perché è in grado di produrla a partire dal glucosio. Ci sono però delle condizioni stressanti durante le quali possono rendersi necessarie delle integrazioni.

 ALIMENTAZIONE - Mangime o dieta casalinga?

Una dieta corretta deve fornire in quantità adeguate, né in eccesso né in difetto, energia e perciò zuccheri e grassi, proteine, minerali e vitamine. Ogni alimento ha una composizione chimica propria e fornisce diverse quantità di queste sostanze.
Per nutrire il nostro cane abbiamo due possibilità: utilizzare un mangime già pronto di tipo commerciale o preparare una alimentazione casalinga tradizionale.
Ciascuna di queste due opzioni presenta dei vantaggi e degli svantaggi.

I mangimi commerciali hanno il grosso vantaggio di essere già pronti, bilanciati e appositamente formulati per i diversi momenti della vita (cucciolo, cagna in gravidanza, cane che lavora, ecc.), sono pratici da usare, non richiedono tempo per la preparazione e basta un semplice gesto (riempire la ciotola di crocchette) per dar da mangiare al nostro cane. Nella maggior parte dei casi si tratta di ottimi prodotti che soddisfano pienamente le esigenze nutrizionali dell’animale. Tuttavia è importante saperli scegliere bene per evitare errori e problemi.

Molte ditte mangimistiche basano infatti le loro formulazioni su fabbisogni generici che non tengono conto delle differenti necessità che i cani hanno in relazione alla razza e alla loro taglia. Solo negli ultimi anni alcune marche hanno differenziato l’offerta, mettendo in commercio mangimi per adulti e cuccioli di taglia piccola, media e grande, permettendo una scelta più ampia. A volte però è proprio la grande varietà di offerte presenti sul mercato che può confondere il proprietario indirizzandolo verso una scelta inadeguata.

Un altro errore in cui si può incorrere facilmente è quello di non saper dosare bene la quantità di crocchette giornaliere. Spesso i dosaggi riportati sulle confezioni sono piuttosto approssimativi e ciò può far sì che l’apporto calorico giornaliero possa essere eccessivo o carente rispetto al peso del cane e alla sua attività.

L’alimentazione casalinga ha sicuramente il vantaggio di essere molto gradita al nostro cane e ci da la possibilità di poter scegliere personalmente gli alimenti. Richiede però molto tempo per la preparazione, può essere fonte di infezioni gastroenteriche e soprattutto può essere sbilanciata e povera di minerali e vitamine.

Il rischio maggiore è quello di provocare carenze che sono particolarmente pericolose durante lo sviluppo del sistema scheletrico.

Durante lo svezzamento e l’accrescimento è sicuramente da preferire un ottimo mangime completo, che sia appositamente formulato per cuccioli e altamente digeribile. L’alimentazione casalinga può essere utilizzata con maggior tranquillità nel cane adulto, anche se io personalmente consiglio sempre di usare, per ogni specifica fase della vita del cane, un mangime completo.

***

Uno degli errori più frequenti che fa un proprietario è quello di cambiare spesso marca di mangime o gli ingredienti nella preparazione casalinga, pensando che il cane abbia la necessità di variare gusti e che si annoi del suo cibo. Comportandoci in questo modo si creano spesso cani cosiddetti “difficili”, diffidenti nei confronti del cibo, che non mangiano volentieri (raro che accada nel labrador!). Senza contare che, ogni variazione alimentare, comporta uno “stress” per il tratto gastroenterico i cui meccanismi digestivi devono continuamente adattarsi ai nuovi alimenti.

Non dobbiamo dimenticare che il cane non è un uomo. Pensare che abbia voglia di cambiare continuamente il sapore del proprio cibo è sbagliato. Un cibo “familiare” ha per il cane il significato di cibo “sicuro”. Molti cuccioli che vengono svezzati con un alimento preparato in casa, hanno difficoltà poi ad accettare le crocchette, o viceversa.

Il motivo non è da ricercarsi nel gusto, ma in una sorta di “imprinting” che il cucciolo ha avuto nella prima infanzia. Le abitudini alimentari e soprattutto gli odori, recepiti durante lo svezzamento, rimangono ben saldi nella sua testa, come l’odore della mamma e trasmettono calma e fiducia. Il cane è inoltre un animale abitudinario e il momento del pasto svolge una importante funzione nel suo equilibrio psicologico: lo stesso alimento, la stessa ciotola, lo stesso posto e alla stessa ora sono per lui una garanzia di tranquillità.

Nel caso in cui sia però necessario cambiare cibo (intolleranze alimentari, allergia, maggior esercizio fisico, allattamento, ecc...) bisogna farlo gradualmente, almeno in una settimana, togliendo un po’ di quello vecchio e aggiungendo una analoga quantità di quello nuovo. Questo permette all’apparato digerente di adattarsi gradualmente al nuovo cibo evitando il rischio di diarree.

Il primo passo per fare una scelta consapevole è quindi quello di conoscere i fabbisogni di energia e dei diversi principi nutritivi durante le varie fasi della vita del nostro amico a quattro zampe. E’ importante inoltre saper “leggere” le indicazioni fornite sulle confezioni dei mangimi per poter scegliere il prodotto adeguato alle esigenze del nostro cane e se si vuole usare un'alimentazione fatta in casa, è necessario conoscere e saper dosare bene i diversi alimenti.

ALIMENTAZIONE - Leggere e interpretare le indicazioni


La grande offerta di mangimi per cani presenti sul mercato può spesso disorientare il proprietario che spesso si affida al consiglio del rivenditore o alla marca più pubblicizzata. La conoscenza di cosa si compra è invece fondamentale per fare una scelta consapevole ed alimentare bene il nostro cane.
La prima cosa a cui dobbiamo fare attenzione quando compriamo un mangime è se si tratta di un “m
angime completo” o di un “mangime complementare”.

Per mangime completo si intende un prodotto che da solo soddisfa tutte le esigenze nutritive del cane, non bisogna pertanto aggiungere nient’altro; i mangimi completi contengono in quantità bilanciate carboidrati, proteine, grassi, minerali e vitamine. Possono essere secchi (le crocchette per intenderci) e umidi (le scatolette). Per i cani della taglia dei Retriever, che richiedono elevate quantità di energia, è preferibile utilizzare i mangimi secchi. I mangimi umidi, infatti, essendo ricchi di acqua (oltre l’80%), hanno un basso contenuto energetico e ne occorre un quantitativo considerevole per coprire adeguatamente i fabbisogni dell’animale.

Il mangime complementare è invece un prodotto che da solo non è sufficiente a nutrire in maniera adeguata il cane e richiede sempre una integrazione. Sono mangimi complementari, per esempio, le confezioni di pasta, il riso e le zuppe, ma anche i biscotti e gli snack. Se si vuole utilizzare solo mangime secco per il nostro cane, è importante scegliere un mangime che sulla confezione riporti la dicitura “mangime completo”.
Quando si sceglie un mangime dobbiamo inoltre fare attenzione ad almeno altre due cose: alla composizione (o analisi chimica o tenori analitici) e agli ingredienti.

Gli ingredienti sono riportati per legge in ordine quantitativo decrescente. Ciò vuol dire che se su una confezione troviamo scritto: “carne e derivati, cereali, sottoprodotti di origine vegetale, oli e grassi, minerali”, significa che, nel nostro esempio, l’ingrediente presente in percentuale maggiore è la carne; purtroppo però i produttori non sono obbligati a specificarne il tipo e la percentuale. Da questa informazione sappiamo solo che ce n’è un quantitativo maggiore rispetto agli altri ingredienti. Solo nel caso in cui il mangime riporti la dicitura “a base di pollo”, “...agnello”, “....pesce”, ecc..., sulla confezione deve essere riportata la percentuale minima del tipo di carne utilizzata (per es. agnello min. 15%, pollo 20%, pesce 10%, ecc.). L’esempio sopra riportato si riferisce ad un mangime standard che non ci da molte informazioni sul contenuto. Sono sicuramente da preferire quei mangimi che riportano una lista degli ingredienti più dettagliata

L’analisi chimica ci indica invece la percentuale dei principi nutritivi. Un esempio di analisi può essere il seguente:
Umidità 9%
Proteine gregge 28%
Gr
assi greggi 17%
Cellulosa greggia (o Fibra greggia) 2,5%
Ceneri 8%

Le percentu
ali sono riferite a 100 grammi di mangime.

L’umidità rappresenta l’acqua contenuta nell’alimento.
Nelle crocchette l’umidità è sempre molto bassa, intorno all’8-10%, ciò permette una migliore conservazione del prodotto e consente di fornire energia “concentrata”.
La dicitura “greggi
a” o “grezza” è un termine tecnico che indica il tipo di analisi chimica effettuata.
Non vengono solitamente riportati i carboidrati che si calcolano per differenza a 100. Nel nostro esempio sono il 35,5% (
100%-9%-28%-17%-2,5%-8%=35,5%).
Le altre indicazioni fornite sono le percentuali dei singoli minerali e le integrazioni vitaminiche.
A volte, ma non è molto frequente, viene riportato anche l’apporto calorico (kcal) per ogni 100 grammi di mangime. Questa indicazione è importante per calcolare la giusta quantità di cibo da fornire al nostro cane.
Se però sulla confezione non troviamo questa indicazione possiamo facilmente calcolare le calorie con la seguente formula:
(proteine x 3,5) + (grassi x 8,5) + (carboidrati x 3,5) = kcal fornite da 100 grammi di crocchette.
Sempre riferendoci al nostro esempio avremo:
(28 x 3,5) + (17 x 8,5) + (35,5 x 3,5) = 98 + 144,5 + 124,5 = 367 kcal ogni 100 grammi.

In genere i mangimi hanno una concentrazione energetica che va dalle 320 alle 500 kcal per 100 g. I mangimi meno energetici sono preferibili per i cani sedentari o anziani, i più energetici per i cani in attività e per le femmine che allattano. Per i cuccioli è preferibile una concentrazione intorno alle 360-380 kcal per 100 g di mangime.

ALIMENTAZIONE Dai 2 ai 12 mesi di età

Quando un cucciolo entra in casa, la prima domanda che ci poniamo è cosa e quanto dargli da mangiare. Cercherò qui di darvi alcuni suggerimenti per far crescere al meglio il vostro cucciolo con una corretta alimentazione.
I Retriever sono cani di taglia medio-grande e si collocano in una fascia di peso che va dai 25-30 kg per le femmine e 30-36 per i m
aschi. Fa eccezione il Nova Scotia Duck Tolling che è un po’ più piccolo (17-23 kg).
Questi cani hanno un periodo critico dell’accrescimento che va dai 2
ai 4-5 mesi di età. Durante questi mesi il cucciolo raddoppia il proprio peso e raggiunge la metà del peso che avrà da adulto. Una alimentazione troppo energetica può ulteriormente accelerare l’accrescimento provocando danni soprattutto alle strutture ossee e articolari ancora deboli, favorendo le cosiddette malattie ortopediche dello sviluppo (DOD). Anche l’eccesso di calcio e fosforo altera i processi di ossificazione danneggiando le cartilagini di accrescimento e le articolazioni. Bisogna perciò stare molto attenti alle integrazioni minerali che non devono essere assolutamente usate se si utilizza un mangime completo.
Ci sono poi alcune patologie come la displ
asia dell’anca e del gomito, che, pur avendo una base genetica, vengono favorite ed aggravate da una scorretta alimentazione.
E’ di fondamentale importanza quindi cercare di ottenere un accrescimento regolare, armonico e senza sbalzi.

La prima regola da seguire è quella di scegliere un mangime appropriato per cuccioli. 
Ma cosa dobbiamo guardare quando scegliamo le crocchette?

Prima di tutto il contenuto in energia che non deve essere superiore alle 380 kcal ogni 100 grammi. Le proteine devono essere di origine animale, quindi assicuratevi che siano specificate (carne di agnello, bovino, pesce, uovo, ecc...), e devono essere preferibilmente non al di sopra del 25%. Per quanto riguarda i grassi è meglio non superare valori del 12-14%; l’importante è assicurarsi che siano presenti acidi grassi essenziali (Omega 3 e Omega 6), fondamentali per la crescita. Il mangime deve essere molto digeribile e quindi la fibra non deve essere superiore al 2,5-3%.
Poi dobbiamo controllare che il contenuto in c
alcio e fosforo sia corretto: il calcio deve essere intorno all’1-1,2% mentre il fosforo intorno allo 0,8-1%.
E’ importante perciò che sulla confezione del mangime siano riportati in maniera chiara la composizione e soprattutto gli ingredienti. Anche quando il mangime viene consigliato dalla ditta produttrice come mangime per “cuccioli di taglia grande”, controllate sempre: non tutti questi mangimi hanno le giuste caratteristiche per i nostri cani

La seconda regola è quella di pesare il cucciolo appena arriva nella vostra casa e controllarne il peso ogni 15 giorni. Questo serve a verificare il giusto accrescimento.

Per avere dei pesi di riferimento potete tener conto della tabella qui sotto. Conoscendo il peso da adulto potete controllare il peso del vostro cucciolo man mano che cresce. Naturalmente sono pesi indicativi e non vi preoccupate se il vostro cucciolo è un chilo in più o in meno, ma cominciate a chiedervi dove avete sbagliato se lo scarto diventa consistente (20-30% in più o in meno).

Peso da Adulto
Kg

2 mesi
Kg

3 mesi
Kg

4 mesi
Kg

5 mesi
Kg

6 mesi
Kg

7 mesi
Kg

12 mesi
Kg

25

5.3

9.1

12.7

14.8

17.1

18.1

22.9

26

5.5

9.4

13.1

15.4

17.3

18.7

23.7

27

5.7

9.7

13.5

15.9

18.3

19.3

24.4

28

5.9

10.1

14.0

16.4

18.9

20.0

25.1

29

6.0

10.4

14.4

16.9

19.4

20.6

25.8

30

6.2

10.7

14.8

17.4

20.0

21.2

26.5

31

6.4

11.0

15.2

17.9

20.6

21.8

27.2

32

6.5

11.3

15.6

18.3

21.1

22.4

27.8

33

6.7

11.6

16.0

18.8

21.7

23.0

28.5

34

6.8

11.9

16.4

19.3

22.2

23.5

29.1

35

7.0

12.3

16.8

19.7

22.8

24.1

29.8

36

7.1

12.5

17.2

20.2

23.3

24.7

30.5

37

7.3

12.7

17.5

20.7

23.9

25.3

31.3

38

7.4

13.0

17.9

21.1

24.5

25.9

32.1

39

7.6

13.2

18.2

21.6

25.0

26.5

32.8

40

7.7

13.4

18.6

22.0

25.6

27.1

33.6

Adesso che abbiamo il mangime e abbiamo pesato il cane, dobbiamo stabilire la corretta quantità di crocchette giornaliere.
Prima di tutto dobbiamo sapere i fabbisogni del cucciolo in base al suo peso (ecco perché è importante conoscere il peso corretto) e poi il contenuto energetico del mangime.
Per far questo basta applicare alcune semplici formulette.

Fabbisogni energetici (kcal)

Cuccioli tra 2-3 mesi

110 x (peso) elevato 0,75 x 1,95

Cuccioli da 4 mesi

110 x (peso) elevato 0,75 x 1,75

Cuccioli 5 mesi

110 x (peso) elevato 0,75 x 1,6

Cuccioli tra 6-8 mesi

110 x (peso) elevato 0,75 x 1,4

Cuccioli tra 8-12 mesi

110 x (peso) elevato 0,75 x 1,2

 

La prima regola da seguire è quella di scegliere un mangime appropriato per cuccioli. 
Ma cosa dobbiamo guardare quando scegliamo le crocchette?

Prima di tutto il contenuto in energia che non deve essere superiore alle 380 kcal ogni 100 grammi. Le proteine devono essere di origine animale, quindi assicuratevi che siano specificate (carne di agnello, bovino, pesce, uovo, ecc...), e devono essere preferibilmente non al di sopra del 25%. Per quanto riguarda i grassi è meglio non superare valori del 12-14%; l’importante è assicurarsi che siano presenti acidi grassi essenziali (Omega 3 e Omega 6), fondamentali per la crescita. Il mangime deve essere molto digeribile e quindi la fibra non deve essere superiore al 2,5-3%.
Poi dobbiamo controllare che il contenuto in c
alcio e fosforo sia corretto: il calcio deve essere intorno all’1-1,2% mentre il fosforo intorno allo 0,8-1%.
E’ importante perciò che sulla confezione del mangime siano riportati in maniera chiara la composizione e soprattutto gli ingredienti. Anche quando il mangime viene consigliato dalla ditta produttrice come mangime per “cuccioli di taglia grande”, controllate sempre: non tutti questi mangimi hanno le giuste caratteristiche per i nostri cani!

La seconda regola è quella di pesare il cucciolo appena arriva nella vostra casa e controllarne il peso ogni 15 giorni. Questo serve a verificare il giusto accrescimento.

Per avere dei pesi di riferimento potete tener conto della tabella qui sotto. Conoscendo il peso da adulto potete controllare il peso del vostro cucciolo man mano che cresce. Naturalmente sono pesi indicativi e non vi preoccupate se il vostro cucciolo è un chilo in più o in meno, ma cominciate a chiedervi dove avete sbagliato se lo scarto diventa consistente (20-30% in più o in meno).

Peso da Adulto
Kg

2 mesi
Kg

3 mesi
Kg

4 mesi
Kg

5 mesi
Kg

6 mesi
Kg

7 mesi
Kg

12 mesi
Kg

25

5.3

9.1

12.7

14.8

17.1

18.1

22.9

26

5.5

9.4

13.1

15.4

17.3

18.7

23.7

27

5.7

9.7

13.5

15.9

18.3

19.3

24.4

28

5.9

10.1

14.0

16.4

18.9

20.0

25.1

29

6.0

10.4

14.4

16.9

19.4

20.6

25.8

30

6.2

10.7

14.8

17.4

20.0

21.2

26.5

31

6.4

11.0

15.2

17.9

20.6

21.8

27.2

32

6.5

11.3

15.6

18.3

21.1

22.4

27.8

33

6.7

11.6

16.0

18.8

21.7

23.0

28.5

34

6.8

11.9

16.4

19.3

22.2

23.5

29.1

35

7.0

12.3

16.8

19.7

22.8

24.1

29.8

36

7.1

12.5

17.2

20.2

23.3

24.7

30.5

37

7.3

12.7

17.5

20.7

23.9

25.3

31.3

38

7.4

13.0

17.9

21.1

24.5

25.9

32.1

39

7.6

13.2

18.2

21.6

25.0

26.5

32.8

40

7.7

13.4

18.6

22.0

25.6

27.1

33.6

Adesso che abbiamo il mangime e abbiamo pesato il cane, dobbiamo stabilire la corretta quantità di crocchette giornaliere.
Prima di tutto dobbiamo sapere i fabbisogni del cucciolo in base al suo peso (ecco perché è importante conoscere il peso corretto) e poi il contenuto energetico del mangime.
Per far questo basta applicare alcune semplici formulette.

Fabbisogni energetici (kcal)

Cuccioli tra 2-3 mesi

110 x (peso) elevato 0,75 x 1,95

Cuccioli da 4 mesi

110 x (peso) elevato 0,75 x 1,75

Cuccioli 5 mesi

110 x (peso) elevato 0,75 x 1,6

Cuccioli tra 6-8 mesi

110 x (peso) elevato 0,75 x 1,4

Cuccioli tra 8-12 mesi

110 x (peso) elevato 0,75 x 1,2

Contenuto energetico del mangime (kcal)
(proteine x 3,5) + (grassi x 8,5) + (carboidrati x 3,5).
Poi si divide il fabbisogno del cane per l’energia contenuta in un etto (100
gr.) di mangime.
Il risultato è la quantità, in etti, delle crocchette da somministrare.

***

Esempio:
cucciolo di 4 mesi, 14 kg (peso adulto 28 kg circa).
110 x (14) elev
ato 0,75 x 1,75 = 1393 kcal

Mangime = 360 kcal
1393/360 = 3,87 etti al giorno

Mangime = 380 kcal
1393/380 = 3,66 etti al giorno

Il quantitativo di crocchette deve essere ricalcolato ogni 15 giorni, fino ai 5 mesi di età, e poi ogni mese.

***

Vorrei però precisare che questi calcoli servono solo come base di partenza. E’ importante quindi controllare il peso con regolarità ed eventualmente aggiungere o diminuire la quantità di crocchette somministrata. Le correzioni si fanno in genere aggiungendo o togliendo 30-50 grammi per volta.
Come vedete, anche utilizzando un mangime completo, dobbiamo fare molta attenzione. Anche soltanto 50-100 grammi di crocchette in più possono incidere notevolmente sull’accrescimento del vostro cucciolo.
Sopratutto state attenti quando le usate come bocconcini
premio! Una manciata di crocchette extra può già aumentare di molto l’apporto calorico giornaliero. Quindi se le usate a questo scopo tenetene conto, e toglietele, di conseguenza, dal pasto.
Se non avete voglia di fare tutti i calcoli (mi rendo conto che possono essere noiosi) attenetevi alle dosi consigliate dalla ditta produttrice e aggiustate la quantità di crocchette controllando il peso del cane. Se vi trovate in difficoltà non improvvisate, ma rivolgetevi ad un veterinario alimentarista: vi saprà consigliare sulle scelte da compiere e sugli eventuali cambiamenti necessari.
Infine ricordatevi di suddividere le crocchette in 3 pasti al giorno fino almeno ai 5 mesi, poi potete passare a 2 pasti al giorno. Si possono mantenere i 2 pasti al giorno per tutta la vita o passare a un pasto al giorno intorno ai 10-12 mesi.

fonte: www.retriever.it

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